Mind-Wandering

Mind-Wandering

AIUTO, MI SI SONO DISTRATTI I RAGAZZI!

Il “Mind-Wandering” nell’apprendimento: i ragazzi (e i docenti) del nostro istituto partecipano a una ricerca e un seminario dell’IBEF

Da sempre i prof. rimproverano i ragazzi se sono disattenti durante la lezione. Sembra invece che l’operazione di “pensare ad altro”, di seguire un proprio filo di ragionamento ispirato dagli argomenti di cui si parla in classe, possa non rivelarsi sempre una perdita di tempo ma dare luogo a un’utile ricognizione delle proprie conoscenze ed esperienze, capace di rafforzare le motivazioni degli studenti e spingerli a cercare di guardare le cose secondo prospettive nuove e originali.

E’ l’ipotesi su cui sta lavorando la dr. Nadia Dario, dottore di ricerca in Scienze della Formazione presso l’Università di Venezia, in collaborazione con il prof. Luca Tateo, docente di Psicologia della comunicazione presso l’università danese di Aalborg, nell’ambito del progetto internazionale IBEF – Ideas for the Basic Education of the Future (Idee per l’educazione di base del futuro).

Nel suo programma di ricerca la dr. Dario ha lavorato per una parte dello scorso anno scolastico con due classi del nostro istituto, una seconda e una quarta dell’indirizzo del liceo scientifico. Il suo obiettivo era di studiare il “Mind Wandering” (che potremmo tradurre approssimativamente con “sognare ad occhi aperti”, “vagabondare con la mente”), considerando le reazioni degli studenti in momenti di normale didattica.

“E’ la prima ricerca  - spiega la dr. Dario - condotta in un contesto naturale con l’obiettivo di capire in quali situazioni il “mind wandering” si presenta durante le lezioni e di valutare come questo può migliorare od ostacolare le prestazioni e i risultati degli studenti”.

“Anche in questa fase di sperimentazione - valuta Liviana Da Re, Dirigente del nostro istituto – l’attività è stata utile agli studenti per renderli consapevoli del loro stato di coscienza e delle diverse attività che, consapevolmente o no, la loro mente compie durante le lezioni. E’ stato poi importante che, sia agli studenti stessi che a un gruppo di docenti del nostro e di altri istituti, sia stata restituita una prima – seppure parziale – presentazione dei risultati”.

L’incontro del prof. Tateo e dalla dr. Dario con studenti e docenti è avvenuto lo scorso 18 dicembre 2018, in un seminario teorico-pratico dal titolo "Aiuto, mi si sono distratti i ragazzi! Come trasformare il mind-wandering in una risorsa per l'apprendimento". Un interessante momento formativo, una tappa del percorso – centrato sugli studenti – che la scuola va compiendo verso il miglioramento della didattica, attraverso l’attenzione ai processi di apprendimento-insegnamento.

 

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