Progetto Querini (classi 4ASU-4XSU)

Storie di mercanti nella Serenissima: Pietro Querini e il baccalà

Una serata con Pietro Querini

E se dalla Piazza di Cessalto si potesse partire, una notte d’estate, navigando sulle orme di Pietro Querini fino a raggiungere uno scoglio misterioso nelle lontane terre di Norvegia, tornare con il cuore ricco di scoperte, di avventure e...un piatto di baccalà pronto per essere degustato?
Questo è proprio quello che è accaduto sabato 12 giugno 2021, grazie al progetto “Storie di mercanti nella Serenissima: Pietro Querini e il baccalà”. Un progetto finanziato dalla Regione Veneto e destinato agli studenti delle classi prime e seconde dei Licei di Oderzo, le seconde dell’Itis di Motta di Livenza e le classi terze del Liceo delle Scienze Umane di Oderzo.
Tutto è cominciato dalla visione dello spettacolo teatrale presentato dal gruppo Similàr che grazie al regista Edoardo Billato ha messo in scena la rielaborazione teatrale del viaggio di Pietro Querini dalle coste dell’attuale Creta verso le Fiandre, toccando temi come il viaggio, il mare, il naufragio, la disperazione, la morte, ma anche la speranza, l’accoglienza, l’incontro tra culture, l’arricchimento, la crescita.
Dopo lo spettacolo, le classi del biennio hanno realizzato numerosi manufatti ispirati ai temi sopra citati, mentre le classi terze dell’indirizzo Scienze Umane si sono impegnate in un lavoro di ricerca e approfondimento della storia di Querini e del contesto storico nel quale è
inserita. Punto di partenza è stata la relazione di viaggio che ci ha lasciato Querini, oggi conservata in un paio di manoscritti in Biblioteca Marciana e in Biblioteca Vaticana e contenuta nell'opera cinquecentesca Navigazioni e viaggi del letterato trevigiano Giovan Battista Ramusio. Questa avventurosa storia è stata poi reinterpretata da alcuni ragazzi guidati dalla prof.ssa Iadicicco e dallo stesso Edoardo Billato: ne è nato uno spettacolo teatrale suddiviso in due atti sul drammatico viaggio di andata e sull'esperienza vissuta in Norvegia.
Sono stati poi gli stessi studenti di terza Scienze Umane a preparare la serata di presentazione di tutto ciò che è stato realizzato dalle classi coinvolte, in cui hanno avuto spazio anche un video sul viaggio inteso come scoperta, due poesie lette e interpretate in lingua latina e in lingua inglese, una canzone ispirata al viaggio di Querini e una mostra in loco dei manufatti realizzati, anticipata da una mostra virtuale. Significativa per i ragazzi delle seconde dell’ITIS è stata nel corso dell’anno anche l’intervista al sig. Ermanno Tagliapietra, importante imprenditore del nostro territorio, la cui azienda si occupa di importare merluzzo essiccato dalla Norvegia e di distribuirlo non solo in Veneto, ma anche in tutta Italia.
La serata ha avuto l’onore di ospitare, oltre al Dirigente Scolastico, anche alcuni sindaci e assessori del territorio e il Consigliere Regionale dott.ssa Brescancin. Con nostra grande sorpresa è venuto a presenziare anche il discendente di Querini, il signor Paolo F. Querini, che a fine spettacolo ha voluto raccontare alcuni interessanti aneddoti e per concludere si è
felicemente complimentato con noi ragazzi.
Tornati sui banchi di scuola dopo le vacanze estive, noi alunni delle Scienze Umane, ormai di classe quarta, abbiamo ripercorso tutte le emozioni vissute a giugno e abbiamo avuto modo di riflettere sull’intero percorso svolto. Innanzitutto abbiamo raccolto alcune testimonianze tra i partecipanti alla serata finale. Riportiamo qui le parole di alcuni di loro:
Naida: “Grazie al progetto che ci è stato proposto sono riuscita a volgere uno sguardo di curiosità al passato e riscoprire la specialità di una tradizione secolare che ha incontrato i volti di molte persone e abbracciato gli angoli più impensabili del mondo, sino a giungere a noi più viva che mai. Le parole per descrivere questa esperienza sono Meraviglia e Stupore.”

Rachele: “Gli artisti del teatro sostengono che ogni volta che mettono piede su un palco, tutto ciò che sta loro attorno cambia, diventa una realtà in cui tutto è possibile. Quella sera, non solo abbiamo portato sul palco la storia di un mercante veneziano, ma siamo stati la diretta materializzazione di Pietro Querini.”
Lisa: “Ho sempre avuto paura nel parlare di fronte a tanta gente, tant’è che prima di salire sul palco per presentare la serata ero molto agitata. Con mia grande sorpresa, una volta iniziato l’evento il mio timore se n’è andato completamente via, lasciando spazio alla carica e all’adrenalina. Posso dire che questo progetto mi ha dato l’opportunità di superare questo mio limite.”
Abbiamo intervistato anche la prof.ssa Pluda, referente del progetto, che a giugno aveva effettuato un questionario destinato a tutti gli alunni coinvolti, nel quale è emerso il generale apprezzamento delle varie attività proposte, dallo spettacolo teatrale alle rielaborazioni artistico-espressive fino all’approfondimento storico e all’allestimento di tutti i prodotti in vista
della serata finale. “Nonostante le difficoltà legate alla situazione pandemica in corso, questo lavoro è piaciuto ai ragazzi - ci ha raccontato - perché ha dato loro modo di esercitare delle competenze trasversali meno richieste a scuola rispetto a quelle disciplinari, soprattutto durante la DaD”.
Nel confronto in classe, inoltre, sono emerse altre riflessioni. Tutti abbiamo sottolineato la fatica di portare avanti un progetto così complesso a distanza, con le classi dislocate su due sedi diverse, senza la possibilità di trovarsi in presenza per fare le prove se non qualche giorno prima, tra mille limitazioni. E poi quanta ansia di non farcela, e con che frenesia abbiamo portato a termine gli ultimi lavori prima della serata del 12 giugno! E vogliamo parlare del palco che per una serie di disguidi è stato montato poco prima dell’arrivo degli spettatori?! Adesso ci ridiamo su, eppure non sono stati momenti facili da vivere! Tuttavia, nel pieno della pandemia, grazie al lavoro su Querini abbiamo condiviso emozioni, ci siamo
sentiti meno soli, meno abbandonati davanti ai pc della nostra cameretta. Qualcuno ha scritto poesie, ha dipinto, ha costruito vasi e modellini di navi con materiali di riciclo, ha suonato e cantato... Noi di quarta abbiamo approfondito un pezzo di storia di Venezia e anche le nostre conoscenze digitali; per di più, abbiamo scoperto dei lati nuovi di noi stessi e
abbiamo sfoderato dei talenti che di solito a scuola rimangono nascosti. Alcuni di noi si sono rivelati degli organizzatori nati, oppure ottimi capigruppo e motivatori. In un periodo del genere, abbiamo lavorato veramente insieme, all’interno di ciascuna classe, ad un progetto
comune in cui era fondamentale il contributo di tutti; per questo siamo cresciuti come classe e tra compagni ci sentiamo ancor più affiatati.
Il risultato è stato un’esibizione certo non tecnicamente impeccabile in quella magica serata estiva, ma densa di significato per noi che abbiamo vissuto un retroscena decisamente sui generis. Vogliamo ancora una volta, quindi, ringraziare chi ci ha incoraggiato e sostenuto durante quella serata (genitori, professori, compagni di scuola, Dirigente, sindaci e assessori
dei Comuni partner del progetto) e chi ha reso possibile l’attuazione del progetto, dalla Regione Veneto al Dirigente, dal DSGA al Comune di Cessalto, dal Team Similàr agli insegnanti, da Ermanno Tagliapietra all’Associazione Italiana per la Lotta alle Leucemie Linfomi e Mieloma. E ancora complimenti ai nostri compagni del biennio, autori di tutte le
realizzazioni artistiche che abbiamo presentato.
A cura di: Ambra Vio, Lisa Miotto, Naida Panighel, Sara Da Dalt, 4ASU-4XSU.