La passione per le lingue classiche e la sfida del Certamen
Intervista a Domiziano Durante, 4a Liceo Classico
Pubblicato il 20 marzo 2025
Buongiorno Domiziano! Grazie per essere qui con noi. Vorremmo conoscere meglio la tua storia, i tuoi interessi e la tua esperienza al Certamen Augusteum Taurinense Edizione 2025. Iniziamo con una domanda su di te: come descriveresti la tua personalità e il tuo approccio allo studio?
Fin dall'infanzia mi considero una persona curiosa, sempre alla ricerca di risposte alle molte domande che mi pongo su ciò che mi circonda. Non ho la presunzione di conoscere tutto, anzi, ho maturato la consapevolezza che il sapere è vasto e inesauribile. Proprio questa curiosità mi ha spinto a scegliere un indirizzo di studi classico, grazie al quale ho capito che ogni conoscenza è un tassello per comprendere il mondo, ma che non si può mai avere una visione completa di ogni sua sfaccettatura.
Oltre allo studio, hai altre passioni che coltivi?
Certamente! Ritengo che la cura della mente debba essere affiancata da quella del corpo, per questo mi piace praticare diversi sport. Gioco a calcio dall'età di sei anni con la realtà sportiva del Portomansuè, anche se purtroppo lo scorso agosto ho subito un infortunio al ginocchio che ha richiesto un intervento chirurgico. Ora sono in fase di riabilitazione e dovrò aspettare ancora qualche mese prima di tornare in campo, ma non vedo l’ora di riprendere.
Tornando agli studi, qual è il tuo rapporto con le lingue classiche?
La passione per il latino e il greco si è sviluppata negli anni scolastici. Ciò che mi affascina di più sono gli aspetti grammaticali di queste lingue: la morfologia, la sintassi, il lessico e soprattutto il confronto tra le due. Con il tempo ho compreso che la grammatica non è solo un insieme di regole, ma un vero e proprio strumento attraverso il quale il latino e il greco esprimono una visione del mondo e un modo di pensare. Credo che i valori della cultura classica siano ancora attuali e possano insegnarci molto anche oggi.
C'è un valore in particolare che pensi dovrebbe essere riscoperto nella nostra società?
Penso che oggigiorno stia andando perdendosi il valore della politica, la quale, se considerata come derivante dalla parola greca pòlis, dovrebbe rappresentare l'impegno collettivo di ogni cittadino verso la comunità di appartenenza. Questa concezione di politica era preponderante anche a Roma in età repubblicana, in cui lo stato era chiamato per l'appunto “res publica”, cioè letteralmente “cosa di tutti”, ed era considerato più importante degli interessi individuali. Ritengo dunque che al giorno d'oggi noi tutti cittadini dovremmo prendere spunto da questi esempi virtuosi e partecipare più attivamente alla vita politica.
Hai recentemente partecipato al Certamen Augusteum Taurinense classificandoti al secondo posto a livello nazionale. Ci racconti la tua esperienza?
Certo! Il concorso era diviso in tre categorie che prevedevano la traduzione di un brano dal greco, la traduzione di un brano dal latino, il confronto in italiano tra due brani in lingua classica riguardanti uno stesso tema. Tutte e tre le categorie si basavano, come dice il titolo del Certamen, su brani riguardanti l’età augustea (31 a.C - 14 d.C). Io ho gareggiato nella categoria di greco, mentre altri quattro miei compagni hanno partecipato nella sezione di latino. Il mio brano era tratto dalla Storia Romana di Cassio Dione, storiografo del II-III secolo d.C., nella quale trattò la storia di Roma dalla sua fondazione fino ai giorni contemporanei (229 d.C.). In particolare la mia versione descriveva le riforme militari attuate da Augusto ed era seguita da quesiti sulla morfologia, sintassi e lessico di alcuni passi del testo.
L’importanza di valorizzare il talento all’interno dell’Istituto “A. Scarpa”La storia di Domiziano dimostra come l’impegno nello studio, supportato da docenti qualificati e da un ambiente stimolante, possa portare a risultati importanti sia a livello personale che scolastico. |
Per gli appassionati di storia romana, ti dispiacerebbe raccontare alcuni aspetti delle riforme militari di Augusto?
Con piacere! Le riforme militari attuate da Augusto furono fondamentali per la stabilità dell’Impero Romano. Dopo la fine delle guerre civili, Augusto riorganizzò l’esercito per renderlo più efficiente e leale al princeps piuttosto che al singolo generale. Ridusse il numero di legioni da circa 60 a 28, selezionando soldati più addestrati e disciplinati. Creò un sistema di servizio militare professionale, stabilendo che i legionari dovessero servire per 16-20 anni e ricevere una pensione alla fine del servizio. Introdusse inoltre il fiscus militaris, una cassa speciale per il pagamento delle pensioni ai veterani, finanziata con tasse speciali.
Un’altra innovazione importante fu la creazione della Guardia Pretoriana, un corpo d’élite con il compito di proteggere l'imperatore, e delle coorti urbane, destinate a mantenere l'ordine pubblico nelle città. Augusto regolamentò anche il reclutamento, riservando le legioni ai cittadini romani e formando unità ausiliarie composte da provinciali, che dopo 25 anni di servizio potevano ottenere la cittadinanza romana. Queste riforme garantirono all’Impero un esercito stabile, ben addestrato e fedele al potere centrale, contribuendo alla sicurezza e alla longevità del principato.
Come ti sei preparato per questa sfida?
Considerato che in Latino non abbiamo ancora affrontato in classe la Letteratura di età augustea, e che in greco rientra nel programma di quinta superiore - il concorso infatti è aperto sia alle classi quarte, ma soprattutto alle quinte - mi sono dedicato a uno studio personale molto approfondito. Sono molto grato alla mia professoressa di Latino e Greco, Giulia Albanese, che ci ha sempre fornito gli strumenti adeguati per affrontare qualsiasi testo in lingua e ha insistito sull'importanza della grammatica, della competenza traduttiva e della resa espressiva in lingua italiana. Un ringraziamento speciale va anche al mio prof. di Italiano, Matteo Chiopris, grazie al quale sento di aver migliorato le capacità lessicali e di comprensione, molto importanti nelle traduzioni da un brano latino o greco, e che mi ha trasmesso una forma mentis che mi ha reso scrupoloso, meticoloso e attento al dettaglio. Infine, voglio ringraziare i miei compagni di classe: spesso ci confrontiamo su vari argomenti e questi scambi sono sempre una grande occasione di crescita per tutti noi.
È davvero ammirevole il modo in cui sei riuscito a prepararti per il Certamen. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sicuramente voglio continuare a coltivare le mie passioni per le lingue classiche e per la conoscenza in generale. Vedrò dove mi porterà il percorso universitario, ma di certo voglio mantenere sempre viva la mia curiosità e la voglia di apprendere.
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza, Domiziano. Ti auguriamo un rapido recupero e tanti successi per il futuro: la tua passione per le lingue classiche è evidente e sicuramente ti porterà lontano.
Grazie a voi!