Chiara Ghirardello: una studentessa talentuosa dello Scarpa tra musica e studio
Pubblicato il 20 novembre 2024
Buongiorno, Chiara! Grazie per essere qui con noi. Raccontaci un po’ di te: chi sei e cosa fai?
Buongiorno! Sono Chiara Ghirardello, frequento la classe 4a del Liceo Scientifico presso l’Istituto “Antonio Scarpa” di Motta di Livenza. Suono l'oboe da quando avevo sette anni, sotto la guida del Maestro Gironi, già primo oboe del Teatro "La Fenice" di Venezia; frequento il secondo anno accademico della triennale del Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto.
Una passione importante, quindi. Di recente hai partecipato a un evento nazionale molto speciale. Ce ne parli?
Certo! Ho avuto l’onore di suonare con l’Orchestra dei Licei Musicali del Veneto alla cerimonia "Tutti a scuola", l'apertura nazionale dell'anno scolastico 2024/2025, a Cagliari. L'orchestra è composta da 90 studenti selezionati dai licei musicali della regione, con il supporto del Ministero dell’Istruzione e della Regione Veneto. È stata un'esperienza incredibile: siamo partiti il 12 settembre da Verona e, appena arrivati, abbiamo iniziato subito le prove, sia a sezioni che tutti insieme, sotto la direzione del Maestro Leonardo De Amicis (con Chiara nella foto a destra).
Deve essere stata un’esperienza impegnativa ma entusiasmante. C’è stato un momento che ricordi con particolare emozione?
Sì, sicuramente le prove e l’esibizione con Arisa. Lei ha cantato alcuni dei suoi brani più famosi, come "Meraviglioso amore mio" e "La notte", oltre a una canzone molto emozionante, "Canta ancora", legata a una storia vera. Anche il contesto era unico: tra gli ospiti c’erano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto a sinistra) e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. È stato toccante ascoltare il Presidente parlare dell'importanza dell'istruzione e del ruolo della musica nella crescita degli studenti e delle studentesse. Dopo il concerto abbiamo avuto anche il privilegio di incontrarlo e ricevere i suoi complimenti.
Deve essere stato fantastico! E com’è stato suonare in un evento trasmesso a livello nazionale?
È stato incredibile. Oltre alla musica, ho trovato affascinante vedere il "dietro le quinte" di una trasmissione televisiva: i tempi precisi, i tagli, la preparazione di ogni dettaglio. È stata un’esperienza intensa ma che porterò sempre nel cuore.
A proposito di concerti, so che hai avuto un’altra occasione speciale di recente.
Sì, il 4 ottobre ho suonato con il quintetto "Metronome Quintet" ai Musei Vaticani (nella foto a destra), nella Galleria delle Statue e Sala dei Busti. Il concerto faceva parte della rassegna Musica ai Musei, dedicata alle giovani eccellenze musicali, in collaborazione con il CIDIM. È stato magico: suonare circondata da opere d'arte che avevo studiato a scuola è stato emozionante e il pubblico è stato davvero generoso.
Parlaci un po’ del tuo quintetto.
Il Metronome Quintet è nato nel 2020 al Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto, sotto la guida del Maestro Giuseppe Falco. È formato da giovani musicisti sotto i 21 anni: oltre a me, ci sono Francesco Femia (flauto), Greta Baldan (clarinetto), Giovanni Battista Filippetto (corno) e Daniele Falco (fagotto). Lavoriamo insieme da anni e ogni concerto è un’esperienza speciale.
Con tutti questi impegni, come riesci a conciliare la musica con lo studio?
Non è sempre facile, ma cerco di organizzare il mio tempo nel modo più efficiente possibile. La chiave è avere una routine ben definita e rispettarla: dedico ogni giorno un momento preciso allo studio scolastico e uno alla musica, anche se a volte significa sacrificare un po' di tempo libero. Ho anche imparato a concentrarmi molto durante le lezioni o le prove, per sfruttare al massimo ogni minuto. Inoltre, sono fortunata ad avere il supporto di insegnanti e familiari che capiscono quanto siano importanti entrambe le cose per me.
Quali sono i tuoi sogni per il futuro, sia come studentessa che come musicista?
Vorrei continuare a crescere sia dal punto di vista musicale che scolastico. La musica è una parte fondamentale della mia vita, ma credo che il mio percorso al liceo mi stia dando una formazione completa.
Sogno di potermi esibire su palcoscenici importanti e, al tempo stesso, di riuscire a conciliare le mie passioni con il mio futuro professionale.
Grazie, Chiara. È stato un piacere parlare con te. Ti auguriamo il meglio per il tuo futuro!
Grazie a voi!
L’importanza di valorizzare il talento all’interno dell’Istituto A. Scarpa
La storia di Chiara Ghirardello è un esempio di come passione, impegno e dedizione possano portare a risultati straordinari, rendendo onore non solo a chi li raggiunge, ma anche alla comunità scolastica che li sostiene. Chiara è grande motivo di orgoglio per l’Istituto A. Scarpa, è un esempio concreto di come, con determinazione e organizzazione, sia possibile conciliare studio e passioni personali, raggiungendo traguardi che lasciano il segno.
Celebrare i suoi successi significa anche rafforzare il messaggio che la scuola è un luogo dove i sogni prendono forma, e dove ogni studente può trovare lo spazio e il supporto per esprimere il proprio potenziale al massimo.