Progetto Didattica della scienza 2024-2025

Esperienze di laboratorio scientifico tra scuola superiore e primaria

Pubblicato il 3 giugno 2025


 

Nell’ambito del progetto “Didattica della Scienza”, coordinato dalla prof.ssa Chiara Magoga, docente di Matematica e Fisica, le classi 3a ASU, 4a ASU e 4a ALL del Liceo “A. Scarpa” di Oderzo, sono state protagoniste di un’esperienza educativa innovativa e coinvolgente. Il progetto ha avuto come obiettivo il potenziamento delle competenze scientifiche attraverso l’insegnamento peer-to-peer e la sperimentazione diretta, rivolgendosi a un pubblico d’eccezione: gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria “F. Dall’Ongaro” di Oderzo.

Nella giornata del 14 maggio, le classi 4a ASU e 4a ALL hanno realizzato ciascuna un incontro della durata di due ore, condotto interamente dagli studenti. I bambini della scuola primaria sono stati guidati in attività di osservazione e ricerca sul tema dell’acustica. L’approccio era pratico e esplorativo: i bambini hanno scoperto che ogni oggetto ha una propria “voce”, in grado di produrre suoni differenti. Si è poi sperimentata la possibilità di modificare i suoni, introducendo in modo intuitivo i concetti di altezza del suono, risonanza e gli effetti prodotti dall’interazione tra aria e acqua. A conclusione dell’incontro, i bambini hanno completato una scheda riflessiva, descrivendo ciò che avevano imparato e ciò che li aveva colpiti maggiormente.

Il 21 maggio è stata la volta della classe 3a ASU, che ha incontrato nuovamente gli stessi alunni della primaria. Il focus si è spostato sul tema delle forze e della loro relazione con il concetto di peso. Gli studenti del liceo hanno proposto un’esplorazione concreta e dinamica, utilizzando dinamometri, bilance e oggetti da spingere o appendere, per evidenziare in modo intuitivo le forze in gioco. Una delle attività più apprezzate ha coinvolto l’uso di un bastone sulla bilancia pesa-persone, per stimolare nei bambini previsioni e osservazioni sui cambiamenti di lettura in base al punto di pressione. Attraverso giochi mirati, si è inoltre introdotto il principio di azione e reazione, sempre evitando formule e definizioni astratte, lasciando emergere i concetti attraverso il ragionamento e la sperimentazione.

L’intera esperienza è stata accuratamente preparata all’interno delle classi coinvolte, con momenti di approfondimento teorico e progettazione pratica delle attività da proporre ai più piccoli. L’aspetto didattico è stato poi valutato mediante un feedback condotto dalla prof.ssa Magoga, che ha verificato la comprensione e l’efficacia dell’esperienza sia per gli studenti liceali sia per i bambini coinvolti.

Da sottolineare anche il valore inclusivo del progetto: l’attività laboratoriale ha permesso di far emergere competenze e potenzialità spesso nascoste negli studenti con difficoltà di apprendimento, offrendo loro un’occasione preziosa per mettersi in gioco in un contesto attivo e relazionale.

«Ogni anno resto colpita dalla trasformazione che questa esperienza opera nei nostri studenti. È un’occasione per misurarsi con la complessità della didattica, ma anche per scoprire che la scienza può essere spiegata senza formule, solo con l’intuizione, il gioco e l’ascolto» afferma la prof.ssa Magoga «l’attenzione con cui i bambini seguono, la naturalezza con cui pongono domande, e la pazienza con cui i nostri ragazzi rispondono… tutto questo dimostra quanto l’apprendimento possa essere umano e autentico. Un’esperienza che, credo, lascia un segno profondo».

Questa collaborazione con la Scuola Primaria “F. Dall’Ongaro”, giunta ormai al quarto anno consecutivo, si conferma una prassi di grande valore educativo, grazie anche al sostegno delle docenti della primaria, che curano la logistica e forniscono un prezioso riscontro sulla qualità dell’intervento degli studenti e studentesse del liceo.

La valutazione da parte degli insegnanti della primaria è stata molto positiva, in particolare per la capacità comunicativa, la creatività e la sensibilità relazionale dimostrata dai ragazzi nel ricoprire il ruolo di docenti per un giorno.

«Il progetto “Didattica della Scienza” è uno dei fiori all’occhiello del nostro istituto. Non solo valorizza le competenze disciplinari, ma sviluppa nei nostri studenti capacità comunicative, empatia e spirito di iniziativa. È particolarmente significativo il fatto che i nostri ragazzi riescano a entrare in sintonia con i più piccoli, guidandoli alla scoperta della scienza con entusiasmo e competenza. Ringrazio la prof.ssa Magoga, per l’impegno e la dedizione, e le insegnanti della primaria per la preziosa collaborazione che rende possibile tutto questo» così la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Cristina Taddeo.

Nel promuovere la responsabilità, la creatività e l’inclusione, l’I.S.I.S.S. “A. Scarpa” di Motta di Livenza-Oderzo prepara i suoi studenti e studentesse a diventare cittadini consapevoli, capaci di pensare in modo critico e di mettersi al servizio della comunità con competenza e passione.

Un’educazione alla scienza che diventa, in questo contesto, anche educazione all’umanità.

 

La parola alla classe 4a A Liceo Linguistico

4 ALL 2024-2025

Mercoledì 14 maggio noi della 4ALL abbiamo partecipato a un progetto di fisica, diretto dalla professoressa Magoga, presso la scuola primaria “F. Dall’Ongaro”. Abbiamo spiegato ai bambini di seconda elementare come funzionano i suoni e le onde, attraverso giochi ed esperimenti.

È stata un’esperienza formativa per noi, perché ci ha permesso di mettere alla prova le nostre conoscenze e le nostre abilità nel spiegare concetti in modo semplice, chiaro, divertente e coinvolgente. Ci ha dato l’opportunità di sentirci responsabili del loro apprendimento, in quanto portatori di conoscenze ed esperienze.

Pensiamo che sia stata stimolante anche per i bambini, dato che hanno partecipato con curiosità ed entusiasmo. Nonostante fosse la loro prima esperienza con concetti di fisica, si sono dimostrati attenti e coinvolti.

In conclusione, è stata un’esperienza significativa, che ha risvegliato la nostra e la loro creatività. È sempre interessante confrontarsi con bambini più piccoli, scoprendo un nuovo modo di fare scuola.

Auspichiamo che questo progetto venga riproposto anche negli anni a venire.

 

La parola alla classe 4a A Liceo Scienze Umane

4 ASU 2024-2025

L’esperienza di spiegare alcuni concetti di fisica a bambini di 7-8 anni è stata per noi non solo stimolante, ma anche profondamente formativa. Non ci aspettavamo una tale ricettività da parte loro: la loro mente, così plastica e curiosa, ha reso l’apprendimento un processo naturale.

Attraverso semplici esperimenti siamo riusciti a tradurre concetti complessi, come il suono e le vibrazioni, in attività concrete e comprensibili.

Come studenti e studentesse di Scienze Umane, abbiamo avuto l’occasione preziosa di mettere in pratica le conoscenze pedagogiche acquisite nel corso degli anni. È stato sorprendente vedere quanto alcune strategie educative, studiate in teoria, si siano rivelate efficaci nella realtà.

Abbiamo apprezzato particolarmente il poterci confrontare con le insegnanti dei bambini, osservandole nel loro modo di guidare la classe con equilibrio, empatia e autorevolezza.

Siamo stati accolti con grande disponibilità, sentendoci parte di un vero lavoro educativo e comprendendo quanto impegno e passione richieda l’insegnamento nella scuola primaria.

In conclusione, è stata un’esperienza molto formativa, che ci ha permesso di applicare le nostre conoscenze teoriche in un contesto pratico. Ringraziamo la Scuola “Dall’Ongaro” e la prof.ssa Magoga per averci dato questa opportunità.

 

La parola alla classe 3a A Liceo Scienze Umane

3 ASU 2024-2025L’esperienza vissuta presso la scuola primaria è stata per noi molto istruttiva, coinvolgente e formativa. Abbiamo apprezzato gli interventi e le osservazioni spontanee dei bambini che, con le loro reazioni, ci hanno trasmesso entusiasmo e curiosità.

Le insegnanti ci hanno accolto con grande disponibilità, permettendoci di lavorare con serenità e autonomia, senza interferenze, ma sempre con una presenza discreta e collaborativa.

Questa attività ci ha dato l’opportunità di confrontarci con un pubblico diverso dal solito, portandoci ad adattare il linguaggio e le modalità espressive per rendere comprensibili concetti complessi. È stato un modo concreto per applicare le nostre conoscenze teoriche in un contesto reale. L’incontro con i bambini ci ha fatto riflettere su ciò che ci appassiona e su ciò in cui possiamo ancora migliorare. Ascoltare le loro idee e dialogare con loro è stato uno degli aspetti più arricchenti dell’esperienza.

È stata anche un’occasione per scoprire da vicino una possibile realtà lavorativa, coerente con il nostro percorso di studi, e per iniziare a immaginare un futuro professionale nell’ambito educativo.

In definitiva, è stata un’esperienza diversa dal solito, che ci ha fatto sentire più responsabili, ci ha stimolati e ci ha lasciato un ricordo positivo, oltre a una nuova consapevolezza del ruolo educativo.