Il Giorno della Memoria allo "Scarpa"

Le attività per commemorare le vittime della Shoah

Pubblicato il 10 febbraio 2025


Il 27 gennaio 2025 si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale istituita con la Legge n. 211 del 20 luglio 2000 per commemorare le vittime della Shoah e di tutte le persecuzioni nazifasciste. La data ricorda il 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, rivelando al mondo l'orrore dei crimini perpetrati dal regime nazista. Questa giornata rappresenta un'importante occasione di riflessione storica e di educazione alla memoria, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
L’I.S.I.S.S. “A. Scarpa” di Motta di Livenza-Oderzo ha organizzato due importanti attività per onorare questo giorno e approfondire le tematiche legate alla memoria storica: la visione del film “La zona di interesse” (2023), scritto e diretto da Jonathan Glazer, vincitore di due Premi Oscar come miglior film internazionale e miglior sonoro; le attività laboratoriali guidate dagli studenti e dalle studentesse delle classi 4a ALS per la sede di Motta di Livenza e 3a XSU per le sedi Turroni e San Vincenzo di Oderzo, con l’obiettivo di coinvolgere i partecipanti in un’esperienza educativa e creativa sulla Shoah.

Giornata Memoria 25 - 2
La prof.ssa Bigaran presenta il film in Aula Magna della sede centrale il 27 gennaio


I 1.154 studenti dello Scarpa, da lunedì 27 a giovedì 30 gennaio 2025, divisi nei vari turni, hanno avuto modo di apprezzare, infatti, sia l’attività laboratoriale di peer tutoring condotta dagli studenti preparati dal prof. Zanardo di Storia dell’Arte, sia la visione del film in Aula Magna (Licei Scientifico, Scienze Applicate, Istituto Tecnico Tecnologico) per la sede Centrale di Motta di Livenza e al Cinema Turroni di Oderzo (Licei Classico, Linguistico, Scienze Umane).
I docenti Michela Bigaran, Lucia Bisetto, Anita Cinot, Mara Costella, Alessandro Raggiotto, Bianca Zardo, Ivano Zuccolotto hanno avviato la visione de “La zona di interesse”, nelle varie giornate e nei vari turni, suggerendo di seguire con concentrazione le vicende prestando attenzione a suoni, rumori, contrasti di colore e preannunciando agli studenti che avrebbero continuato la riflessione sul film con i propri proff.i di Storia.
«Il film segue la vita quotidiana di Rudolf Höss, comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e della sua famiglia, che vive in una lussuosa casa con giardino adiacente al campo. Mentre la famiglia Höss conduce una vita apparentemente idilliaca, il terrore dell'Olocausto si svolge a pochi passi da loro» afferma la prof.ssa Mara Costella, docente di Filosofia e Storia «ho pensato, insieme alla collega Marina Zamuner di Lingua e Letteratura italiana, di preparare una scheda didattica, che è stata messa a disposizione di tutti i docenti di Storia, per facilitare la comprensione del film e far riflettere sul contrasto dissonante tra la normalità domestica e l'orrore del genocidio, sull’indifferenza e su come il male possa essere banalizzato».

Giornata Memoria 25 - 1
La prof.ssa Costella presenta il film al cinema Turroni di Oderzo


L'altra attività, quella laboratoriale di peer tutoring, ha rappresentato un'esperienza significativa sia dal punto di vista educativo che umano. Questo approccio, basato sull’apprendimento tra pari, ha permesso agli studenti di approfondire in modo attivo e coinvolgente i temi legati alla Shoah, favorendo non solo la comprensione storica, ma anche la riflessione personale e collettiva.
È stato un evento che ha richiesto un’organizzazione su più fronti: la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Cristina Taddeo, ringrazia tutti i docenti che a vario titolo hanno organizzato, assistito e riflettuto con gli studenti; le collaboratrici scolastiche Daniela Poles, Helen Serafin, Maria Sutto, Michela Cescon, Sabrina Micucci, che si sono occupate della distribuzione, raccolta delle autorizzazioni e dell’assistenza agli studenti; i tecnici Maurizio Orlando e Valter Vendramini che si sono occupati della strumentazione informatica, del servizio audio e fotografico nelle due sedi di proiezione; i suoi collaboratori, proff.i Federica Zanchetta e Vito Emanuele Leo, i quali si sono adoperati affinché tutti gli aspetti organizzativi confluissero per la buona riuscita dell’iniziativa.

Giornata Memoria 25 - 4
La prof.ssa Zardo presenta il film nell'Aula Magna della sede centrale il 29 gennaio


«Lo Scarpa deve essere orgoglioso delle attività organizzate perchè questi percorsi formativi permettono agli studenti e alle studentesse di sviluppare una coscienza storica e civile, essenziale per costruire una società basata sul rispetto, sulla tolleranza e sulla  consapevolezza dei diritti umani» ribadisce la Dirigente Taddeo «la scuola ha il dovere di affrontare questi temi affinché il passato non venga dimenticato e affinché le giovani generazioni possano imparare dagli errori della storia, diventando cittadini responsabili e impegnati nella difesa della dignità e della libertà di ogni individuo».


La parola al prof. Luciano Zanardo

«Il primo obiettivo che mi sono posto era: nessuno escluso, tutta la classe, divisa in gruppi avrebbe partecipato al progetto per il Giorno della Memoria. Così è nato il “teatro ambulante”, un lavoro peer to peer, per sensibilizzare e condividere la Memoria della Shoah. Le classi 4a ALS di Motta di Livenza e 3a XSU di Oderzo hanno esposto, infatti, a tutte le classi dell’Istituto Scarpa, quanto avevano elaborato grazie al materiale che ho messo a disposizione.
I testi riguardanti sia vicende storiche che testimonianze sono stati estratti da: “Possa il mio sangue servire”, in particolare i capitoli relativi alla persecuzione degli ebrei e ai martiri di Bassano, di Aldo Cazzullo, “Inesorabile piombo nemico” di Gianni Favero, “16 ottobre 1943” di Giacomo Debenedetti, “La risiera di San Sabba” di Massimo Mucci, “Diario del Ghetto” di Janusz Korczac. La scelta è stata dettata dai temi riguardanti la Shoah, le persecuzioni nazifasciste, la Resistenza dei partigiani mottensi e dal valore narrativo dei testi che avrebbero facilitato la lettura ad alta voce. I punti di riferimento per le immagini sono state le copertine della rivista “La difesa della Razza”, e il libro “KZ Disegni degli internati nei campi di concentramento nazifascisti” raccolti da Arturo Benvenuti. Ho inserito i materiali nella piattaforma Classroom predisponendo una classe virtuale aperta, oltreché alle due classi pilota, anche ad altri insegnanti che hanno collaborato e che ringrazio: Lucia Bisetto, Giacomo Andolfato , Marzia Val. 
Ho chiarito, innanzitutto, i criteri operativi da seguire: ogni gruppo poteva scegliere uno o più brani da rielaborare; in Classroom tutti potevano vedere il proprio lavoro, quello degli altri, le correzioni, i consigli; chi desiderava poteva proporre altro materiale; vi era anche la possibilità di scambiare alcune parti dei lavori purchè riproposti in modo coerente alla tematica.
Gli studenti e le studentesse hanno lavorato con grande motivazione, originalità, autonomia e serietà realizzando dieci copioni uno per ogni gruppo, uno diverso dall’altro. La maggior parte ha scelto di introdurre il proprio intervento con la “Canzone del bambino nel vento” (Auschwitz) del cantautore Francesco Guccini e di concludere con “Stelutis Alpinis” di De Gregori per un condiviso sentimento di riconciliazione, dopo 80 anni, tra le diverse anime della Resistenza. Tra i due brani musicali veniva proposta una lettura recitata a due voci con immagini da esporre o mostrare in fotocopia, per un lavoro che voleva proporsi a bassa tecnologia.
Altri hanno scelto la canzone “Il Carmelo di Echt” di Franco Battiato, altri hanno contestualizzato la vicenda del famoso dottore e scrittore polacco che ha gestito un orfanatrofio per bambini ebrei, J. Korczak, tra il 1911 e il 1942, altri hanno scelto altre testimonianze da leggere come il “Diario di Helga Weiss - Testimonianza personale dell'Olocausto”. Tutti hanno sentito la necessità di chiudere con una riflessione.
Ritengo che esporre i ragazzi a quello che è stato chiamato il male assoluto ha determinato in loro una sorta di reattività critica, un giudizio etico, nel senso di approntare un’analisi dei fatti in base agli strumenti di cui uno dispone. La necessità di affermare la solidarietà umana e di contrastare l’indifferenza è stata sentita da tutti. Penso che se questa conclusione fosse stata imposta, o soltanto suggerita, avrebbe rischiato di sembrare retorica: proposta da loro è diventata autentica dato il  riferimento a quella volontà di cambiamento che appartiene alla visione del mondo dell’adolescente, che andrebbe fatta emergere e crescere. Nella speranza che tutto questo diventi leva per interpretare il tempo presente». Così il prof. Luciano Zanardo


La parola alla classe 3a XSU

«L’attività che abbiamo svolto nel Giorno della Memoria si è rivelata un ottimo lavoro per riflettere sull’orrore della Shoah e sull'importanza di non dimenticare questo evento che ha segnato a fondo l'umanità.
Con l'aiuto dei proff.i Zanardo Luciano e Andolfato Giacomo, siamo riusciti a ricostruire con precisione gli eventi storici, grazie a informazioni e consigli continuativi. Inoltre, essenziale è stata anche la prof.ssa Val Marzia che ci ha ceduto alcune delle sue ore per svolgere le prove generali così da aiutarci a gestire la pressione del dover parlare di un evento tanto importante.

Giornata Memoria 25 - 6
Studenti e studentesse della 3a X Liceo Scienze Umane


Lunedì 27 gennaio abbiamo eseguito le prime esposizioni presso il Patronato Turroni e il giorno seguente, martedì 28, ci siamo invece spostati al Patronato di San Vincenzo.
Abbiamo ricavato le nostre informazioni dalle fonti letterarie e storiche che il prof. Zanardo ci ha gentilmente fornito. Tra le fonti erano presenti: la canzone “Stelutis Alpinis” del cantautore Francesco De Gregori, e “Canzone del bambino nel vento” (Auschwitz) del cantautore Francesco Guccini. Esse raccontano in prima persona gli orrori vissuti dai prigionieri e dai pochi sopravvissuti che sono riusciti a portare una testimonianza nel mondo. Queste canzoni sono state il fulcro delle esposizioni poiché hanno suscitato in noi, e in coloro a cui le abbiamo fatte ascoltare, delle emozioni graffianti.
Abbiamo esposto anche i nostri diversi elaborati, uno per gruppo, accompagnandoli con 4 o 5 foto scelte: attraverso esse abbiamo raccontato ciò che tutti gli ebrei, rom, omosessuali, prigionieri politici e testimoni di Geova hanno vissuto sulla loro pelle.
Siamo veramente soddisfatti del risultato. Riteniamo che le classi siano state molto collaborative: ci hanno ascoltato con molta attenzione e serietà, delle volte prendendo appunti e altre mostrando uno sguardo provato, vista la tematica trattata. In alcune classi, al termine delle esposizioni, sono sorti dei dibattiti e riflessioni, guidate dai professori che ci hanno restituito un riscontro positivo del nostro duro lavoro.
Nello scambiarci un’opinione sull’esperienza vissuta, è emerso che se all'inizio eravamo un po’ titubanti sulle aspettative della riuscita del lavoro, ora siamo piacevolmente compiaciuti e soddisfatti. Riteniamo che questo sia un ottimo lavoro da proporre nelle classi, ma sarebbe consigliabile approfondire il tema della discriminazione partendo magari da un evento passato per arrivare ad oggi». Così la 3X Liceo Scienze Umane.


La parola alla classe 4a ALS

     
«In occasione della Giornata della Memoria, come classe abbiamo approfondito i temi legati all’Olocausto attraverso l’analisi di una varietà di materiali artistici e culturali, come libri, diari, dipinti, disegni, immagini e musica. L’obiettivo era quello di sensibilizzare la nostra generazione su un evento che rappresenta una delle pagine più buie e tragiche del Novecento, riportando alla luce l'identità, la memoria e le tracce dello sterminio che il regime nazista ha cercato di celare.

Giornata Memoria 25 - 3
Studenti e studentesse della 4a A del Liceo Scientifico


Narrando le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto, abbiamo scelto di esporre i fatti storici cercando di trasmettere all’ascoltatore emozioni capaci di fargli interiorizzare l’intensità e la drammaticità di ciascuna storia vissuta.
Durante l'iniziativa, abbiamo presentato e condiviso i nostri progetti con tutte le classi della sede di Motta, con l’intento di creare un momento di riflessione collettiva e stimolare la presa di coscienza di una storia che ha pesantemente segnato la civiltà umana e che auspichiamo sia un forte monito per la società dell’oggi e del futuro. Questa condivisione di esperienze ha permesso a ciascuno di noi di esplorare e discutere aspetti diversi della memoria storica, contribuendo a un dialogo significativo e a una maggiore consapevolezza del nostro passato.
Il progetto nelle classi è stato accolto con disponibilità e curiosità: gli studenti hanno mostrato un grande interesse durante le attività e alcuni professori ci hanno chiesto di inviare loro il materiale utilizzato per approfondire i temi trattati nelle classi. 
È stata un'esperienza positiva, partecipata e coinvolgente, che ha proposto temi civili che meritavano una riflessione e un approfondimento». Così la 4a A Liceo Scientifico