Una palestra di giornalismo per i giovani liceali

Corso di reportage "Goffredo Parise"

Pubblicato il 14 giugno 2025


 

Giunto alla sua quinta edizione per l’anno scolastico 2024/2025, il Corso di Reportage su carta stampata “Goffredo Parise” ha nuovamente acceso i riflettori sul talento e sull’entusiasmo degli studenti e delle studentesse delle classi terze, quarte e quinte dei licei del territorio (nella foto sotto, studenti e studentesse dello Scarpa). Un’occasione formativa gratuita, di alto livello che ha saputo coniugare rigore professionale e passione per il racconto giornalistico.

Corso Goffredo Parise 2025-1

Pensato come un workshop in progress, il corso ha preso il via con un’introduzione teorica, per poi lasciare ampio spazio alla pratica: esercitazioni individuali e lavori di gruppo hanno scandito le giornate di formazione, offrendo agli studenti una vera e propria immersione nel mondo del reportage.

Corso Goffredo Parise 2025-5Grande la soddisfazione per la partecipazione attiva degli alunni dell’I.S.I.S.S. “A. Scarpa, che ha visto coinvolti: Battiston Sveva (4a ALL, nella foto a destra), Berardi Tommaso (3a XSU), Bonotto Gaia (3a XLC), Chirico Ylenia (4a XSU), Nardin Alessia (4 aXLC).

Le ore di corso sono state riconosciute valide ai fini del Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (P.C.T.O.), offrendo così anche un’importante opportunità in chiave orientativa.

Il cuore pulsante del percorso è stato senza dubbio l’incontro diretto con professionisti affermati del settore: Toni Capuozzo, con la sua intensa Lectio Magistralis presso l’Auditorium del Museo di Santa Caterina, ha saputo trasmettere non solo tecniche, ma anche emozioni e senso etico del mestiere. A seguire, Lisa Iotti, Emiliano Poddi e Riccardo Staglianò hanno accompagnato i ragazzi in quattro intensi weekend di lezioni, per un totale di 47 ore, tenutesi presso la Sala Coletti dello stesso museo.

I partecipanti hanno avuto modo di mettersi alla prova affrontando tematiche complesse e stimolanti, allenandosi alla scrittura con correttezza, puntualità, rigore e serietà. Valori imprescindibili, questi, per chiunque desideri avvicinarsi a una delle professioni più affascinanti al mondo.

Corso Goffredo Parise 2025-2Il momento conclusivo del percorso si è svolto nella cornice del Teatro Comunale Mario Del Monaco, sabato 7 giugno 2025, durante la tradizionale Cerimonia del Premio Parise: qui tutti gli studenti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione, mentre i migliori reportage sono stati premiati con un diploma e un riconoscimento speciale. Tra i premiati, spicca Gaia Bonotto (nella foto a sinistra) che ha conquistato il secondo premio con il reportage “Camminare per non morire” (in allegato a fondo pagina un momento della premiazione)

I lavori realizzati saranno raccolti in una pubblicazione dedicata e resi consultabili online sul sito al link premiogoffredoparise.it.

La Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Cristina Taddeo afferma: «Il Corso Goffredo Parise rappresenta un modello di formazione che unisce cultura, impegno e passione. È una proposta didattica di valore, che non solo arricchisce il curriculum degli studenti e delle studentesse, ma apre loro uno sguardo consapevole sul mondo. Ringrazio gli organizzatori, i docenti coinvolti e i ragazzi che hanno saputo cogliere quest’occasione con serietà e curiosità».

Il Corso di Reportage “Goffredo Parise” si conferma, anche in questa edizione, un’esperienza educativa e formativa di grande valore. Un laboratorio di vita e di scrittura, capace di accendere nei giovani il desiderio di comprendere, raccontare e interpretare il mondo. Perché, come diceva Parise, “scrivere bene è pensare bene”: e questi ragazzi hanno dimostrato di volerlo fare, con coraggio e passione.

 

La parola agli studenti

Bonotto Gioia - Desidero condividere con voi quello che per me rappresenta un grande risultato, non solo dal punto di vista tecnico ma anche umano. Ho frequentato il corso di reportage narrativo d'inchiesta “Goffredo Parise”e i miei docenti sono stati Lisa Iotti, giornalista di PresaDiretta rai3, Riccardo Staglianò, Emiliano Poddi, Toni Capuozzo. “Camminare per non morire”, reportage da me scritto, è stato selezionato dalla giuria e ha vinto il secondo premio. 50 i ragazzi partecipanti provenienti dalle seguenti scuole: “Marcantonio Flaminio”, “Guglielmo Marconi”, “Leonardo Da Vinci”, “Duca degli Abruzzi”, “Antonio Scarpa”.

È stato un percorso impegnativo ma profondamente formativo che mi ha spinto a riflettere, a cercare il senso delle cose prima ancora delle parole, e mi ha permesso di misurarmi con un modo di raccontare la realtà che richiede attenzione, ascolto e responsabilità mantenendo quello sguardo curioso che mi accompagna da sempre. Ringrazio i docenti che mi hanno accompagnata in questo percorso, il loro sostegno è stato importante per me.

Corso Goffredo Parise 2025-3Berardi Tommaso (nella foto a destra) - Partecipare al corso di reportage è stata un’esperienza estremamente formativa e stimolante. Avere l’opportunità di confrontarsi con giornalisti esperti come Riccardo Staglianò, Toni Capuozzo e lo scrittore Emiliano Poddi non sono cose che capitano spesso. Durante il corso abbiamo imparato non solo le tecniche del reportage, ma anche l’importanza di un approccio etico e critico all’informazione. Il mio lavoro si è concentrato sulla storia toccante di un immigrato indiano arrivato in Italia da solo, alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore: un racconto di solitudine, determinazione e speranza. Attraverso esercitazioni e confronti diretti, ho potuto affinare la mia capacità di osservazione e narrazione. In generale, il corso mi ha dato nuovi strumenti per raccontare la realtà in modo più consapevole, autentico e professionale.

Corso Goffredo Parise 2025-4Chirico Ylenia (nella foto a sinistra) e Nardin Alessia - Abbiamo trovato questo corso un’esperienza molto formativa e stimolante. Grazie agli insegnamenti ricevuti da parte di figure autorevoli della scrittura e del giornalismo, abbiamo imparato non solo come si costruisce un reportage, ma anche quanto sia importante dare voce a ciò che spesso resta invisibile. Il nostro reportage è intitolato “Milano Bunker Metropolitano”. Siamo partite dal marco-tema della solitudine e lo abbiamo declinato parlando degli effetti che una grande città come Milano può avere sulle persone, soprattutto sui giovani. Abbiamo intervistato due ragazzi, uno universitario e uno della nostra età, che ci hanno raccontato il loro vissuto e il rapporto con la città. Questo percorso ci ha permesso di sviluppare uno sguardo più attento sulla realtà, di affinare le nostre capacità narrative e di comprendere quanto il giornalismo possa essere uno strumento potente per raccontare il mondo in modo autentico e umano.

 

Il video della premiazione di Gaia Bonotto