Breaking the silence
Un progetto di sensibilizzazione all'Istituto Scarpa
Pubblicato il 13 dicembre 2024
Il 23, 29 e 30 novembre 2024, si è svolto il progetto “Breaking the Silence”, all’I.S.I.S.S. “A. Scarpa” di Motta di Livenza-Oderzo. Si tratta di un’iniziativa educativa e di sensibilizzazione promossa dalla referente, prof.ssa Miotti Milena, insieme ai docenti Magoga Chiara, Nai Laura, Pradal Rosanna, in collaborazione con il dott. Gianni Bonotto e l’ing. John Mpaliza, attivista di origine congolese.
Un momento della conferenza nell'aula magna della sede di Motta di Livenza
Il progetto, rivolto alle classi 4a ALL, 4a ASU, 4a BLS, 4a BSA, 4a XLC, 4a XSU, ha posto al centro dell’attenzione i temi dello sfruttamento delle risorse minerarie nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il loro impatto sociale, economico, umano e ambientale. L’ing. Mpaliza ha illustrato, infatti, la realtà delle miniere di coltan e cobalto in Congo, evidenziando le condizioni disumane dei lavoratori, spesso bambini, e i gravi danni ambientali.
Un momento della conferenza nell'aula magna del plesso di Oderzo
Il coltan, minerale essenziale per la produzione di smartphone e altre tecnologie moderne, è al centro di una filiera di sfruttamento che include guerre, violazioni dei diritti umani e disastri ecologici. L’attivista ha sottolineato, infatti, la necessità di un maggiore senso critico e responsabilità globale, invitando i giovani a interrogarsi sulle implicazioni etiche delle loro scelte quotidiane.
«Sento l’esigenza di parlare con chi maggiormente usa la tecnologia, i giovani, per far loro capire che il nostro smartphone, per citare solo quello, oltre al prezzo economico, ha un prezzo umano altissimo e ambientale ed è causa di schiavitù nei paesi di estrazione dei minerali con cui viene realizzato, vedi Repubblica Democratica del Congo dove viene estratto il coltan, e di fabbricazione dei dispositivi elettronici, ad esempio la Cina» afferma l’ing. Mpaliza.
Un momento della conferenza nell'aula magna del plesso di Oderzo
Gli studenti e le studentesse hanno seguito i relatori con grande interesse grazie al loro coinvolgimento sia nel lavoro di gruppo, dove hanno elaborato riflessioni e domande partecipando attivamente al dialogo, sia approfondendo i temi emersi con i propri docenti in classe, utilizzando le slide e i video forniti da Mpaliza.
«Le classi erano molto entusiaste: hanno formulato domande mirate e riflessioni profonde, frutto del lavoro di gruppo e della loro sensibilità verso i temi trattati» dichiara la prof.ssa Miotti Milena «la partecipazione attiva ha reso il progetto un’esperienza formativa e coinvolgente, capace di stimolare una nuova consapevolezza sui meccanismi globali che si celano dietro gli oggetti di uso quotidiano».
Lavori di gruppo
Il progetto ha permesso di approfondire tematiche complesse e di confrontarsi con realtà apparentemente lontane, ma strettamente legate alla vita quotidiana.
«Questo progetto conferma l’impegno dell’Istituto Scarpa nel raccogliere e valorizzare gli stimoli provenienti dal territorio, offrendo ai nostri studenti e studentesse consapevolezza critica e globale» sottolinea la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Cristina Taddeo «è stato un evento che ha richiesto un’organizzazione su più fronti: ringrazio i docenti e il personale ATA che hanno collaborato al successo dell’incontro permettendo alle classi di vivere un’esperienza utile e formativa».
Chi è John Mpaliza?
Conosciuto anche come “Peace Walking Man”, è un cittadino italo-congolese, attivista per i diritti umani e per la pace. Per questioni politiche, John ha dovuto lasciare la sua patria, la Repubblica Democratica del Congo nel 1991 ed è approdato in Italia nel 1993. Laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Parma, ha lavorato 12 anni come programmatore presso il Comune di Reggio Emilia, la sua città di adozione per esattamente 20 anni. Dal 2010 John organizza marce, in Italia ed in Europa, per sensibilizzare l’opinione e le istituzioni nazionali ed internazionali sul dramma che vive il popolo congolese. Dal 30 maggio 2014, per sua scelta, si è licenziato e, di conseguenza, ha dovuto lasciare tutto, casa compresa, dedicandosi a tempo pieno a questa causa. Durante e dopo le marce incontra, organizza e partecipa a conferenze con scuole, Università, chiese, associazioni, organizzazioni ed enti vari, su temi inerenti alla pace, il consumo critico, sostenibile e responsabile. Dopo una Menzione speciale al Premio Volontario Internazionale 2017, promosso dal FOCSIV, John Mpaliza è stato insignito del Premio per la Pace Giuseppe Dossetti 2017.