Giornate dello Sport 2025

Marco Zulian e il baskin: una lezione di resilienza e inclusione

Pubblicato il  20 marzo 2025


 

Marco Zulian 2025 - 1

Nell'ambito delle Giornate dello Sport 2025 dell'I.S.I.S.S. A. Scarpa di Motta di Livenza- Oderzo, gli studenti e le studentesse delle classi terze del Liceo Scientifico, del Liceo delle Scienze Applicate e dell'Istituto Tecnico Tecnologico e le classi quinte del Liceo Linguistico e del Liceo delle Scienze Umane, hanno avuto l'opportunità di incontrare Marco Zulian, ex studente dell'istituto, per ascoltare la sua straordinaria testimonianza di coraggio, determinazione e inclusione attraverso lo sport.

Marco Zulian, oggi studente universitario di Psicologia, ha condiviso con i ragazzi la sua esperienza personale, segnata da un evento improvviso che ha cambiato radicalmente la sua vita. Nel 2017, durante il secondo anno di Liceo Scientifico, mentre giocava con la squadra U17 a basket, è stato colpito da un ictus in campo. Da quel momento è iniziato per lui un lungo e difficile percorso di riabilitazione, che lo ha portato a scoprire il Baskin, uno sport innovativo che unisce atleti con e senza disabilità, promuovendo valori di inclusione ed equità.

«Il Baskin, nato nel 2001 a Cremona e riconosciuto come sport ufficiale dal 2019, non è solo un’alternativa al basket, ma una disciplina vera e propria che valorizza ogni giocatore indipendentemente dalle sue capacità fisiche. In questo sport, infatti, i canestri realizzati da chi ha maggiori difficoltà possono valere più punti, mettendo in risalto il contributo di ogni atleta» ha affermato Zulian «ogni ruolo in squadra è fondamentale per il successo collettivo».

Ad accompagnarlo durante l'incontro c'erano anche Riccardo Zulian e Angelica Viotto, giocatori di Baskin e studenti della classe 3ALS, che hanno raccontato come questo sport, grazie alle sue regole innovative e alla sua filosofia aperta, permetta a tutti di partecipare attivamente, sentirsi parte di un gruppo e dare il proprio contributo alla squadra.

Il messaggio di Marco è stato chiaro e toccante: le sfide della vita, per quanto difficili, possono trasformarsi in opportunità, a patto di continuare a credere in se stessi e di adattarsi alle nuove condizioni. «Nella squadra ci si aiuta tutti indistintamente» ha raccontato Marco «l’esperienza che ho vissuto mi ha permesso di comprendere più profondamente le difficoltà degli altri: un conto è immaginare come si senta un ragazzo con delle difficoltà, un conto è capirlo, perché queste difficoltà le vivi personalmente in ogni momento».

Grazie alla fiducia delle persone che lo hanno sostenuto, Marco è diventato aiuto allenatore dei bambini e ragazzi di una squadra di Baskin junior. «Sento che le mie difficoltà mi permettono di comprendere meglio le difficoltà degli altri, di capirli, di provare empatia» ha dichiarato l’ex studente, sottolineando come il suo percorso personale sia diventato uno strumento per aiutare gli altri.

Marco Zulian 2025 - 2Gli studenti e le studentesse hanno ascoltato con attenzione e partecipazione, cogliendo l'importanza dei valori trasmessi da Marco. La sua storia è la prova che la determinazione e la passione possono fare la differenza e che lo sport può essere uno strumento potente per costruire inclusione e riscatto, un veicolo di crescita personale e collettiva.

La prof.ssa Visintin Martina, docente di Lingua e Letteratura Italiana e Latino, ha espresso grande entusiasmo per aver partecipato con la classe all’incontro e per aver potuto rivedere il suo ex studente: «Ricordo con affetto il periodo in cui Marco aveva portato avanti con passione e determinazione il progetto di creare una web app dedicata alla Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, intitolata “Il Santuario virtuale”». Grazie a questo progetto, Marco e i suoi compagni hanno conquistato il 1° premio del Concorso “Il Veneto per me 2020” promosso dalla Regione Veneto. «Marco ha sempre dimostrato grande impegno e capacità di affrontare le sfide con entusiasmo e creatività» continua la Visintin, sottolineando come la sua forza di volontà e il suo spirito di iniziativa fossero già evidenti durante gli anni del liceo. «Rivederlo oggi, dopo il percorso che ha affrontato, è una conferma del suo straordinario coraggio e della sua determinazione nel trasformare le difficoltà in opportunità».

La Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Cristina Taddeo, sottolineando l’importanza di iniziative che promuovano l’inclusione e il superamento delle difficoltà attraverso lo sport, ha dichiarato: «Marco rappresenta un esempio di forza e resilienza per tutti noi. Il suo percorso dimostra come la scuola e lo sport possano essere strumenti fondamentali per la crescita personale e collettiva. Siamo orgogliosi di accoglierlo nuovamente tra noi per trasmettere ai nostri studenti un messaggio così significativo»