Per dare il massimo nello studio e nello sport serve organizzazione

Intervista doppia a Giada Boscariol (3a A Liceo Scientifico) e Matilda Carrer (2a A Liceo Scienze Umane)

Pubblicato l'11 maggio 2025


 

Oggi abbiamo il piacere di intervistare due studentesse dell’I.S.I.S.S. “A. Scarpa” di Motta di Livenza-Oderzo, che si distinguono non solo per l’impegno scolastico, ma anche per il loro percorso sportivo di alto livello. Giada Boscariol e Matilda Carrer (nella foto sotto) ci raccontano la loro esperienza e la passione per il Teamgym, uno sport che praticano fin da bambine.

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Buongiorno Giada e Matilda! Grazie per essere qui con noi. Ci spiegate come è iniziato il vostro percorso nel mondo della ginnastica?

Giada: il mio percorso è iniziato quando avevo solo sei anni. A casa ero sempre in movimento, provando piccoli salti o restando a testa in giù. I miei genitori mi hanno portato in palestra, e da quel momento la ginnastica è diventata la mia seconda casa. Ho cominciato con la ginnastica artistica, ma quando avevo 11 anni ho deciso di passare al Teamgym. La transizione non è stata facile, ma oggi posso dire che è stata una delle scelte migliori della mia vita.

Matilda: ho iniziato anch’io con la ginnastica artistica quando avevo sei anni, sempre con la società Oplà Flic Flac di Motta di Livenza (nella foto sotto). A dire il vero, ho sempre preferito il Corpo Libero nella ginnastica artistica perché mi permetteva di esprimermi attraverso la coreografia. Poi, però, ho scoperto il Teamgym, un tipo di ginnastica più dinamico, e lì ho trovato la libertà che cercavo, unita alla possibilità di lavorare in squadra.

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Che cosa vi piace di più del Teamgym?

Matilda: il Teamgym mi affascina proprio per la sua completezza. È uno sport che unisce la velocità, la forza e la coreografia. È anche un ottimo modo per testare i propri limiti, ma ciò che lo rende davvero speciale è la componente di squadra. Non siamo più singole atlete, ma una squadra che cresce e si supporta a vicenda. Questo legame tra compagne di squadra è molto forte e mi dà una motivazione in più per allenarmi.

Giada: Concordo con Matilda, per me il Teamgym è una disciplina completa. Non si tratta solo di allenare il corpo, ma anche la mente e il cuore. Ogni allenamento richiede non solo forza, ma anche precisione, energia e sincronia. Ci sono diverse discipline dentro il Teamgym, come il trampette, il tumbling e il floor, ognuna con le sue difficoltà ed emozioni. Io adoro il trampette, è il mio attrezzo preferito!

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Ci raccontate del vostro percorso competitivo?

Giada: nel Teamgym, abbiamo partecipato a molte competizioni, tra cui il campionato nazionale, e ogni anno l’Open International, che nel 2024 si è svolto in Austria e quest’anno a Lignano Sabbiadoro. Il nostro obiettivo è mantenere un buon punteggio per arrivare in finale. Ma la vera sfida è il nostro obiettivo più grande: l’Europeo di Teamgym che si terrà in Finlandia nel 2026. Abbiamo già fatto delle esperienze in Danimarca per allenarci: quest’estate torneremo a fare una settimana intensiva di allenamenti.

Matilda: per me, il percorso competitivo è stato anche un po’ più lungo, soprattutto dopo il lockdown. Durante il periodo del Covid, ho dovuto fermarmi, ma ho trovato la forza di riprendermi. Quest’anno, abbiamo cominciato a fare allenamenti intensivi con la zona tecnica del Veneto, Friuli e Trentino, e siamo riuscite a conquistare il primo posto come Junior nel livello Gold D. Ora, la preparazione si fa ancora più seria, con l’obiettivo di arrivare preparate al MID European Teamgym di novembre.

Parlateci delle vostre esperienze in Danimarca.

Matilda: in Danimarca, gli allenamenti sono stati davvero intensivi, ma fondamentali per migliorare. Gli allenatori danesi ci hanno dato preziosi suggerimenti per perfezionare la tecnica. È stato un modo per crescere non solo come atleti, ma anche come persone, perché ci siamo confrontate con altri atleti molto preparati.

Giada: anche per me è stata una grande opportunità: le esperienze in Danimarca sono state incredibili! Abbiamo partecipato a due collegiali, uno a fine agosto 2024 e uno a marzo 2025. Gli allenamenti erano molto intensi, con tre sessioni al giorno, ma ci hanno insegnato tantissimo. Ci siamo confrontate con allenatori e atleti di alto livello, il che ci ha aiutato a migliorare notevolmente.

Cosa vi aiuta a mantenere alta la motivazione?

Giada: la motivazione viene sicuramente dalla passione per questo sport, ma anche dalla mia squadra. Ogni allenamento è un’opportunità di crescita, e l’affetto e il supporto delle mie compagne mi spingono a dare sempre il meglio. Inoltre, sapere che stiamo preparando qualcosa di grande, come l’Europeo, è una motivazione ulteriore.

Matilda: la motivazione per me arriva da tutto ciò che ho vissuto. Ogni passo che faccio mi rende più consapevole di quanto io e la mia squadra siamo cresciute. La determinazione delle mie compagne, che non mi hanno mai lasciata indietro durante il recupero, è stata fondamentale. La consapevolezza di far parte di un percorso così importante mi sprona a non mollare.

Come riuscite a conciliare scuola e sport?

Matilda: a volte è difficile, ma ci tengo a dare il massimo in entrambe le cose. Mi organizzo con orari fissi, faccio i compiti subito dopo gli allenamenti e cerco di non accumulare. Quando qualcosa mi appassiona, trovo sempre un modo.

Giada: non è semplice, ma serve organizzazione. Cerco di sfruttare ogni momento libero per studiare e mi preparo in anticipo se so di avere impegni sportivi. A volte è stancante, ma la passione per lo sport mi dà la carica.

Oltre allo sport, quali sono i vostri altri interessi?

Giada: oltre alla ginnastica, amo passare il mio tempo con i miei amici. Ci divertiamo molto insieme, uscire con loro è uno dei miei passatempi preferiti. Inoltre, la musica è una parte importante della mia vita. Ascolto diversi generi musicali in ogni momento libero e mi aiuta a rilassarmi.

Matilda: anch’io amo stare con i miei amici, con i quali condivido tanti bei momenti. Mi piace molto anche leggere, anche se il tempo per farlo è poco tra scuola e allenamenti. Attraverso i libri posso arricchirmi e ampliare le mie conoscenze con diversi punti di vista.

Cosa vi aspettate per il futuro, sia come atlete che come persone?

Matilda: voglio continuare a migliorare, a crescere nel Teamgym e a prepararmi al meglio per le competizioni future. Ma al di là degli obiettivi sportivi, mi piacerebbe continuare ad essere una persona equilibrata, che sa dare il meglio di sé, sia nello sport che nella vita quotidiana. Vedere che gli sforzi ripagano è la soddisfazione più grande.

Giada: il mio obiettivo principale è continuare a crescere, sia come atleta che come persona. Voglio migliorare ogni giorno, raggiungere l’Europeo e, magari, trasmettere questa passione anche ad altri in futuro. Per ora, il mio sogno è continuare a dare il massimo, divertirsi e vivere ogni esperienza come un’opportunità.

Che messaggio vi sentite di dare ai vostri compagni?

Giada: Di credere in sé stessi e di non avere paura di cambiare strada, se quella che stanno percorrendo non li fa crescere. Ogni sfida è un’opportunità per migliorarsi.

Matilda: Di non mollare davanti alle difficoltà. Anche quando sembra tutto in salita, se ci si crede davvero, si riesce a ritrovare la motivazione e andare avanti con ancora più forza.

Volete ringraziare qualcuno?

Giada e Matilda: Certamente. Vogliamo ringraziare i nostri allenatori Stefano Martignon, Orietta Viglietti (nella foto sotto) e Giovanni Lorenzon, la nostra squadra, le ex compagne che ci hanno ispirate, e soprattutto i nostri genitori che ci hanno sempre sostenuto.

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Grazie mille, Giada e Matilda, per aver condiviso con noi le vostre esperienze con passione e sincerità. In bocca al lupo per i prossimi impegni sportivi e per il vostro futuro scolastico!

Giada e Matilda: Grazie a voi! Crepi il lupo!

 

Valorizzare il talento all’interno dell’Istituto “A. Scarpa”

L’Istituto “A. Scarpa” di Motta di Livenza e Oderzo crede fortemente nella promozione del merito e nel riconoscimento delle eccellenze, non solo in ambito scolastico, ma anche sportivo, artistico e personale. Storie come quelle di Giada e Matilda dimostrano che impegno, costanza e passione possono convivere con il percorso scolastico e arricchirlo.

Valorizzare studenti e studentesse che si distinguono significa offrire modelli positivi, incoraggiare tutti a credere nelle proprie capacità e sostenere i talenti, in ogni loro forma. L’obiettivo è quello di formare persone consapevoli, determinate e appassionate, capaci di affrontare le sfide con responsabilità e spirito di squadra.